L’obiettivo principale di un trattamento endodontico consiste nella preparazione meccanica del canale radicolare e nella disinfezione del sistema canalare per ottenere l’eliminazione dei batteri. Le pulpiti provocano sintomi molto spiacevoli per il paziente. Si tratta di reazioni dolorose al caldo o al freddo, sensibilità nella masticazione per arrivare fino a infiammazioni acute, ascessi e fistole. Nonostane tutti i moderni metodi ancora oggi si presentano casi che con la sola preparazione meccanica e filling medicali non rispondono con soddisfazione al trattamento .
Negli ultimi tre mesi nello studio del Dr. Boch alcuni difficili casi endodontici sono stati trattati con l’ozono dopo la preparazione meccanica. Al primo paziente è stata praticata una applicazione di ozono di 20 sec., per i casi successivi lo standard di applicazione per ogni canale è stato attestato sui 60 sec. Il nuovo sistema di applicazione brevettato consiste in una cappetta in silicone.
Nonostante le differenti condizioni iniziali in termini di vitamina E, cancrena e fistole il trattamento ha fatto registrare una rapida regressione dei sintomi e, in alcuni casi, dopo ripetute applicazioni con HealOzone, si è arrivati alla completa scomparsa degli spiacevoli sintomi causati dalla pulpite.
Conclusioni: l’ozonoterapia praticata con HealOzone dopo la preparazione meccanica ha portato ad un apprezzabile risultato nella riduzione dei gravosi sintomi della pulpite. L’utilizzo di HealOzone, anche in casi difficili come fistole e sintomi persistenti, ha portato ad un esito terapeutico positivo in un breve periodo di tempo.
HealOzone promette risultati molto incoraggianti nell’applicazione in endodonzia e sembra permettere al dentista di esprimere una prognosi sicura anche in casi difficili.
Studio Dentistico Dr. Werner Boch Römerstraße 94 89077 Ulm
Se guardiamo indietro agli anni 60 e 70 la routine quotidiana dei nostri colleghi dentisti era gravata da “drill and fill” . Emergenze dentali e dolori acuti erano le condizioni predominanti da trattare in una popolazione dentalmente arretrata. Tali dinamiche prevalsero per anni a causa della mancanza di educazione e di consapevolezza di una adeguata igiene orale. In seguito diverse campagne di informazione e prevenzione avviate da categorie di professionisti dentali hanno portato ad un miglioramento di tali condizioni.
Queste misure iniziarono ad avere effetto negli anni ’80 quando si rilevò una significante diminuzione della carie negli adolescenti. La terapia parodontale divenne il punto focale del trattamento dentale. Tali iniziative hanno portato a condizioni di salute orale significativamente migliori e, al numero sempre più crescente di dentisti, il tempo necessario per sostituire i restauri effettuati secondo le vecchie tecniche con forme terapeutiche di maggior qualità e di risultato più stabile. Gli anni ’90 furono caratterizzati da una migliore qualità dei restauri di ponti e corone, tuttavia fu dedicata una maggiore attenzione alle fondamenta. L’endodonzia, la parodontogia e l’implantologia focalizzarono la ricerca su nuovi approcci di terapia e di conseguenza su nuovi strumenti. Con i miglioramenti nelle varie possibilità di terapia, l’approccio indolore al trattamento fino alla prevenzione ed ad un intervento precoce aumentarono anche le aspettative del paziente. La visita dal dentista non era più una “visita obbligata dalla necessità” ma una visita di “routine”. Prevenzione, diagnosi precoce, terapia minimamente invasiva e odontoiatria estetica sono ai giorni nostri il focus centrale del concetto di terapia.
Il campo terapeutico è diventato più esigente e più interessante. Negli anni passati la causa del dolore doveva essere vagliata tra una serie di patologie del paziente stesso (ad esempio lesioni cariose profonde multiple con coinvolgimento endodontico e parodontopatie persistenti) mentre oggi il riconoscimento precoce è il compito primario della diagnostica. Conformemente sono cambiate le aspettative richieste dai nostri strumenti diagnostici e dalle strategie. Mentre un tempo alla diagnosi radiologica iniziale era affidato l’accertamento della vitalità del dente malato oggi la qualità della tecnica per immagini è focalizzata sulle lesioni primarie (lesione cariosa D1).
Le lesioni dovrebbero essere diagnosticate prima di diventare visibili. I sistemi di diagnosi della carie comunemente usati al giorno d’oggi sono basati sulle misurazioni laser (DIAGNOdent, KaVo), sulla luminescenza fluorescente al microscopio (stadio sperimentale in vivo) e sulla radiografia digitale con software analitico specifico (Dürr, Gendex, Trophy)
L’ozono viene usato in medicina da molti anni per il trattamento delle infezioni di lesioni. Ricerche recenti della American National Accademy of Sciences (Accademia nazionale americana delle scienze) mostrano che le celle endogene (neutophils) sono in grado di produrre ozono nel corpo per una difesa non-specifica contro agenti patogeni.
Per la prima volta nella storia dell’odontoiatria KaVo è riuscita a produrre un apparecchio che cura la carie. healOzone utilizza l’ozono come agente teraupetico. Il gas ozono applicato in forma concentrata sottovuoto annienta effettivamente i batteri presenti nella lesione cariosa.
La rimineralizzazione della lesione avviene tramite i minerali forniti con il kit paziente per l’igiene orale di HealOzone o mediante la fluorizzazione durante la seduta.
1. Il trattamento con healOzone si integra facilmente nella routine quotidiana dello studio:
Nel nostro studio sono stati usati diversi tipi di pubblicità per divulgare ai nostri pazienti questo nuovo metodo:
Inoltre, abbiamo ricevuto diverse richieste di informazione sul nuovo metodo di trattamento a seguito della presentazione in rete di healOzone. Il colloquio del paziente con il dentista curante si basa sul referto del paziente e sulla reazione del paziente ai suddetti mezzi di comunicazione.
2. Selezione del paziente:
In pratica la selezione del paziente avviene a seguito del referto clinico e delle misurazioni con DIAGNOdent. Se una carie fissurale fa registrare con DIAGNOdent un valore superiore a 30 si procede ad un esame supplementare ai raggi X. La pianificazione del trattamento avviene in collaborazione con il paziente sulla base dei risultati dell’esame. Come in ogni nuova terapia è necessario un tempo extra per spiegare il procedimento e varia a seconda del grado di conoscenze del paziente.
3. Trattamento preliminare:
Si rende assolutamente necessaria la pulizia della superficie dentale affetta con Prophyflex o con spazzolino e pasta di pulizia. Questa operazione può essere effettuata da un assistente preparato. Prima del trattamento con healOzone i valori del DIAGNOdent vengono analizzati dal dentista per pianificare un programma preciso. Il dentista memorizza, inoltre, i dati CSI.
La selezione del paziente e l’intervento vengono eseguiti esclusivamente dal dentista.
Ogni sessione richiede un minimo di 15 minuti e può essere incorporata nel normale orario di routine.
4. Trattamento post-operativo: il controllo post-intervento va effettuato ad intervalli di 4 e 12 settimane dopo uleriore puliia dell’area affetta eccezione filling in composito e sigillanti). Se i valori DIAGNOdent non migliorano è opportuno ripetere il trattamento healOzone e intensificare le misure profilattiche. Se dopo il trattamento i valori DIAGNOdent sono sempre elevati è necessario ripetere il trattamento healOzone e riaprire la lesione. In questo caso occorre procedere alla risigillatura conservativa.
La nostra esperienza con healOzone e il laser dentale dimostra che i trattamenti non-invasivi o minimamente invasivi sono particolarmente accetti dai paziente. Un regolare e tempestivo screening dentale favorisce l’utilizzo terapeutico di healOzone. Noi ci auguriamo una maggiore attenzione sull’odontoiatria preventiva resa possibile da DIAGNOdent e healOzone.
Se la carie viene riconosciuta precocememente la visita dal dentista, grazie a healOzone, diventa una piacevole esperienza.
Valentino Callegari
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